Arte nel Paesaggio, Arte e Paesaggio in simbiosi producono emozione, un “sentire” che oltrepassa i confini del singolo; l’idea è quella di mettere al centro il sistema di relazioni tra l’uomo e il suo territorio.
“Struttura atomica in divenire, scheletro della materia, le sculture modulari Waterbones di Loris Cecchini indagano il rapporto tra natura e artificio, ma anche tra i diversi livelli di percezione della realtà, ovvero della coesistenza in un’unica realtà di micro e macrocosmi. Partendo dall’osservazione scientifica della natura, studiando la configurazione di certi fenomeni e l’ingegneria che la sorregge, l’artista scruta le profondità del mondo fisico, giungendo a delle creazioni pure ed essenziali, individuando infine nell’energia, nei legami e nel moto perenne l’estrema sintesi del reale. L’interesse si concentra su codici e corrispondenze che sorreggono la struttura di atomi e particelle subatomiche, legami chimici e reti di spin, frattali e progressioni rizomatiche. Nel singolo modulo in acciaio degli Waterbones l’artista individua una matrice archetipica, una forma astratta della natura, che si propaga in maniera germinale nello spazio e che richiama, con la sua forma tripartita, la morfologia di un barione a 3 quark, uno dei tasselli fondamentali della fisica quantistica. Waterbones, con la sua fitta rete di interazioni subatomiche, ci appare come una sintesi e un omaggio alle due grandi Teorie del Novecento, in cui la scelta di un osservatorio astronomico diventa l’occasione per mettere in stretto rapporto il microcosmo, rappresentato dalla “forma quantistica” della scultura, con il macrocosmo, il cielo stellato in cui si proietta l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti “. (Giada Rodani)